Antonietta Lesino nacque a Milano l’11 ottobre 1897, da modesta famiglia di artigiani. Finite le elementari dovette prima aiutare in casa la madre, poi, appena in età di lavoro, occuparsi in uno stabilimento. Nel nuovo ambiente di lavoro profuse tutta la sua generosità prestava volentieri il suo aiuto, sempre pronta e disposta a correre dove il bisogno lo richiedeva.
Nel 1925 si iscrisse al Terz’Ordine di San Francesco nella Fraternità di S. Angelo in a Milano. Le molteplici attività caritative della Fraternità , offrirono un vasto campo di espansione alla sua innata disponibilità per ogni opera buona.
Il 26 dicembre 1932 entrò nella Piccola Famiglia Francescana, Istituto Secolare approvato l’1 gennaio 1983 dalla Santa Sede. L’11 ottobre 1950 si trasferì al Cenacolo “Maria Assunta” di Ome (BS), sede della Piccola Famiglia Francescana.
Nei 12 anni della sua permanenza al Cenacolo di Ome, esplicò largamente, in casa e fuori, la sua carità e profuse le ricchezze interiori della sua anima nell’esercizio eroico di ogni virtù.
Il 24 febbraio 1962, tornando dalla visita a una Sorella della Piccola Famiglia Francescana, degente in clinica, su una strada di Brescia fu travolta e uccisa sul colpo da una macchina.
I suoi funerali furono una testimonianza unanime di affetto e di riconoscenza. Dal cielo Antonietta continua la sua missione di bene.
Il 25 giugno 1969 il Vescovo di Brescia Mons. Morstabilini apriva il processo canonico per la beatificazione e la canonizzazione della Serva di Dio.
Il suo programma di vita: “O Signore, io non vi domando né sanità, né malattia, né vita, né morte ma che voi disponiate della mia sanità e della mia infermità, della mia vita e della mia morte per la vostra gloria, per la mia salvezza e per l’utilità della Chiesa”
Il suo motto: “Fare straordinariamente la vita ordinaria”.